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DICHIARAZIONE DELL’AMBASCIATRICE DI PALESTINA IN ITALIA ABEER ODEH
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DICHIARAZIONE DELL’AMBASCIATRICE DI PALESTINA IN ITALIA ABEER ODEH

Fonte: ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA Intristisce vedere diversi leader politici italiani mostrare la propria solidarietà a Israele senza spendere una parola sulle sue responsabilità per quello che sta accadendo in questi giorni in quell’area. Chiunque abbia letto i giornali nelle ultime settimane sa che la miccia è stata accesa dalla repressione israeliana durante le celebrazioni del Ramadan, dalla pulizia etnica che Tel Aviv porta avanti a Gerusalemme Est Occupata, e dal boicottaggio delle elezioni palestinesi, derivante dalla proibizione di far votare i cittadini di questa città, la legittima capitale dello Stato di Palestina, dove la violenza e le provocazioni delle forze di occupazione e dei coloni hanno raggiunto livelli mai visti, fino a profanare i luoghi...
DALLA PARTE DEI PALESTINESI! (R)ESISTERE – 73 anni DALLA NAKBA- DOMANI A TORINO ALLE ORE 15:00 IN PIAZZA CASTELLO
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DALLA PARTE DEI PALESTINESI! (R)ESISTERE – 73 anni DALLA NAKBA- DOMANI A TORINO ALLE ORE 15:00 IN PIAZZA CASTELLO

Diamo voce alla resistenza del popolo palestinese, che lotta e si difende da 73 anni e reagiamo contro il silenzio complice internazionale, dei media e delle nostre istituzioni. Il 15 maggio ricorre l'anniversario della Nakba, la catastrofe che diede avvio all'esodo di 700.000 palestinesi, espulsi e costretti ad abbandonare le proprie case e le proprie terre in seguito alla distruzione di centinaia di villaggi a opera del nascente Stato di Israele. Si contano ad oggi:73 anni di pulizia etnica perpetrata dallo stato di Israele ai danni del popolo palestinese.73 anni di violenze ed abusi quotidiani, di assedio e privazione dei diritti umani.73 anni in cui il popolo palestinese, generazione dopo generazione, continua a lottare e resistere affinché vengano garantiti i propri diritti...
CON LA RESISTENZA DEL POPOLO PALESTINESE, SEMPRE!
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CON LA RESISTENZA DEL POPOLO PALESTINESE, SEMPRE!

La miccia è stata accesa dalla repressione israeliana, dalla pulizia etnica che Tel Aviv porta avanti a Gerusalemme est. Ma l’aggressione militare di Israele e l’occupazione illegale dei territori palestinesi continua e si fa sempre più feroce da anni. Una popolazione di 2 milioni di persone che vive sotto assedio e dove le violenze dei coloni e delle forze di occupazione ha raggiunto livelli mai visti.
PERCHÉ FATE FINTA DI NON VEDERE I CRIMINI DI ISRAELE?
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PERCHÉ FATE FINTA DI NON VEDERE I CRIMINI DI ISRAELE?

di G. Cremaschi Vi ricordate le foto con la mano davanti alla bocca e le sdegnate condanne per le violazioni dei diritti umani? Ora di fronte alla nuova ondata di ferocia israeliana contro il popolo palestinese i liberal democratici girano la testa altrove e tacciono. Tacciono di fronte: ai linciaggi di palestinesi da parte dei coloni coperti e appoggiati dalla soldataglia israeliana; al furto di abitazioni abitate da sempre da arabi; ai soprusi e alla violenza quotidiana di un regime di apartheid coloniale che viola ogni diritto umano; ai bambini palestinesi assassinati dagli aerei israeliani. Perché coloro che sono sempre pronti a scendere in campo per i diritti umani dei paesi che USA UE e NATO considerano nemici, perché ora fan finta di niente? Lo stato ...
L’attacco di Moni Ovadia: “La politica di Israele è infame, strumentalizza la shoah”
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L’attacco di Moni Ovadia: “La politica di Israele è infame, strumentalizza la shoah”

Fonte: https://www.globalist.it/ L'artista sugli scontri a Gerusalemme: "Io sono ebreo ma le vittime sono i palestinesi abbandonati da tutti". In una intervista Moni Ovadia, commenta l'escalation di violenza in Medio Oriente che è sfociata in una lunga notte di bombardamenti tra Israele e la Striscia di Gaza: "La politica di questo governo israeliano è il peggio del peggio. Non ha giustificazioni, è infame e senza pari. Vogliono cacciare i palestinesi da Gerusalemme est, ci provano in tutti i modi e con ogni sorta di trucco, di arbitrio, di manipolazione della legge. E' una vessazione ininterrotta che ogni tanto fa esplodere la protesta dei palestinesi, che sono soverchiamente le vittime, perché poi muoiono loro, vengono massacrati loro". "La politica di Israele è segregazion...
Cuba dimostra che un modello alternativo al capitalismo è possibile
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Cuba dimostra che un modello alternativo al capitalismo è possibile

Fonte: http://www.granma.cu/ Riportiamo una sintesi del discorso di chiusura del Ministro degli Affari Esteri di Cuba, Bruno Rodríguez Parrilla, nell'incontro virtuale internazionale di solidarietà con Cuba, tenuto questo 1°Maggio. “La celebrazione della Giornata internazionale dei lavoratori si svolge in un momento di emergenza per l'umanità e una crisi sistemica imposta dalla pandemia COVID-19, ha detto, aggiungendo che abbraccia la sfera dell'economia, della politica e della società e dimostra le ingiustizie di un ordine economico internazionale, in cui prevalgono le decisioni politiche egoistiche, che favoriscono l'ottenimento dei profitti rispetto alla conservazione delle vite umane”. “C'è una nuova divisione dell'umanità: chi ha accesso a vaccini, medici, respiratori ar...
Il 10 maggio 1994 Nelson Mandela, da prigioniero a Presidente del Sudafrica e la lunga amicizia con Fidel Castro
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Il 10 maggio 1994 Nelson Mandela, da prigioniero a Presidente del Sudafrica e la lunga amicizia con Fidel Castro

Nelson Mandela e Fidel Castro, entrambi sono stati dei grandi combattenti per la libertà e hanno lottato sino all’ultimo respiro per il benessere e la libertà dei propri popoli.   Fidel Castro e Nelson Mandela, erano «amici, compagni ed alleati». Il Primo Ministro inglese, Margaret Thatcher, definì Nelson Mandela un «terrorista».  Nelson Mandela ha sempre evidenziato che quando intraprese la sua lotta per porre fine al regime di oppressione razziale presente in Sudafrica, fu ispirato dalla figura di Fidel Castro e dalla vittoriosa esperienza della Rivoluzione Cubana.  Dopo la sua scarcerazione, avvenuta nel 1990, Nelson Mandela si recò a Cuba per ringraziare di persona l’amico e alleato Fidel Castro, che diede un contributo importante alla lotta contro il r...
MACELLERIA COLOMBIANA
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MACELLERIA COLOMBIANA

Si chiamava Brahian Gabriel Rojas López e aveva 26 anni. Il 28 aprile 2021 è sparito nel nulla. È scomparso quando le forze antisommossa Esmad hanno attaccato una manifestazione nella regione del Cauca, una delle più povere della Colombia. È lì che i manifestanti che aderivano allo sciopero nazionale di questi giorni hanno subito la repressione più dura. Brahian è ricomparso tra le acque del fiume Cauca pochi giorni fa. Senza vita. È una delle tante vittime, dei quasi 400 desaparecidos, poi morti ammazzati, nella Colombia di Duque. Una popolazione in lotta per il pane e il lavoro e un governo che la massacra in una terra che ha svenduto i diritti dei cittadini alle multinazionali e alle oligarchie. La comunità internazionale tace. Il governo italiano pure.
Ci avviciniamo al 23 giugno, data in cui le Nazioni Unite considereranno la risoluzione annuale su Cuba, che condanna il blocco degli Stati Uniti e 36 organizzazioni di agricoltori e ambientalisti statunitensi chiedono al presidente Joe Biden di rimuovere il blocco contro Cuba
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Ci avviciniamo al 23 giugno, data in cui le Nazioni Unite considereranno la risoluzione annuale su Cuba, che condanna il blocco degli Stati Uniti e 36 organizzazioni di agricoltori e ambientalisti statunitensi chiedono al presidente Joe Biden di rimuovere il blocco contro Cuba

Fonte: https://www.prensa-latina.cu/ 36 organizzazioni di agricoltori e ambientalisti i hanno consegnato una lettera indirizzata al presidente Joe Biden per esortarlo a cambiare politica nei confronti di Cuba ed eliminare il blocco economico. La lettera esorta il presidente a mantenere immediatamente la sua promessa elettorale di invertire le politiche di Donald Trump, nonché, attraverso il suo potere esecutivo, di porre fine completamente all'assedio commerciale più lungo della storia moderna.Il testo ricorda all'amministrazione della Casa Bianca che non dovrebbe ignorare la crescente corrente dell'opinione pubblica su questi temi, che include una lettera senza precedenti firmata da 79 membri del Congresso a favore della normalizzazione dei rapporti con la nazione caraibica.All...
LA CIA E L’ODIO COME ARMA NELLE RETI SOCIALI
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LA CIA E L’ODIO COME ARMA NELLE RETI SOCIALI

Fonte: http://www.granma.cu/ Traduzione: ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA Chi nelle reti, si oppone agli schemi che difendono i loro padroni a pagamento, sfugge alla furia degli odiatori salariati. A questo scopo, la contrapposizione della CIA non ha limiti, né la bassa morale e l'etica dei suoi mercenari. Il Gruppo di Azione Politica (GAP), che fa parte del Centro di Attività Speciali, una divisione della Central Intelligence Agency (CIA) degli Stati Uniti, esegue, tra le altre missioni, analisi basate su Big Data, elabora profili di soggetti di interesse ed elabora piani di azione che vengono inviati alla Task Force Internet, incaricata di eseguirli. Attraverso i Big Data si ottengono informazioni che possono essere utilizzate per il lavoro sovversivo, perm...
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