L’economia cubana nel 2023 e le prospettive per il 2024 (Terza e ultima parte) di José Luis Rodríguez**

Cubani in bicicletta

L’analisi di alcuni elementi essenziali della complessa situazione socioeconomica del Paese lo scorso anno, ha rivelato l’entità della crisi che ci troviamo ad affrontare, nella quale sono presenti fattori esterni e anche l’inadeguatezza delle misure che sono state adottate, per raggiungere i risultati che il nostro sviluppo richieste di processo.

L’esperienza degli anni del periodo speciale dimostra che la strategia per uscire dalle situazioni critiche richiede di organizzare le proiezioni del 2024 in un piano che si concentri sugli aspetti più essenziali e la cui sequenza consenta di bilanciare i compiti urgenti nel contesto di quelli più importanti, consapevoli che non tutti i problemi avranno una soluzione completa nel breve periodo, ma è possibile andare avanti e ottenere gradualmente i risultati richiesti, con una crescita modesta del 2% quest’anno.

A tal fine, gli obiettivi del Piano economico 2024 – approvato dall’Assemblea nazionale – sono soprattutto quelli di promuovere l’applicazione del Programma di stabilizzazione macroeconomica ( PEM ), che costituisce l’elemento base per correggere errori e distorsioni nel funzionamento dell’economia. . Per raggiungere questo obiettivo, è necessario – tra i molteplici aspetti coperti dalla – PEM – attuare urgentemente misure per fermare la crescita del tasso di inflazione, aumentando l’offerta di beni e servizi; la riduzione del deficit del bilancio statale, riducendo le spese e riducendo l’emissione di moneta senza sostegno produttivo per coprirla, nonché aumentando gradualmente e selettivamente le entrate pubbliche e stimolando il risparmio aumentando i tassi di interesse. Tutto ciò dovrà essere accompagnato da una progressiva ristrutturazione del mercato dei cambi, fino al raggiungimento di un tasso di cambio unico per l’intera economia nazionale.

La PEM necessita di risorse in valuta estera e nazionale, così come la crescita delle esportazioni di beni e servizi, che quest’anno dovrebbero raggiungere circa 9,7 miliardi di dollari. Per fare ciò è essenziale anche coprire un altro degli obiettivi del Piano 2024, che consiste nell’aumento e nella diversificazione del reddito estero del Paese.

A tal fine, e per sbloccare i crediti richiesti dalla nostra economia, è necessaria una rinegoziazione flessibile per ripagare il nostro debito estero, che il Paese non è in grado di onorare adeguatamente dal 2019. Per raggiungere questo obiettivo con un minimo di liquidità, Formule che devono essere applicati quelli già sperimentati nel periodo speciale, come ad esempio l’utilizzo (SWAP) degli investimenti per pagare i debiti; il riacquisto dei debiti a sconto; l’emissione di titoli del debito pubblico; la conversione del debito in valuta nazionale e il pagamento dei debiti legati alle esportazioni di beni e servizi, tra le altre modalità.

Inoltre, è necessario aumentare in modo flessibile gli investimenti diretti esteri, tenendo conto del rischio che gli investitori stranieri arrivino nel nostro paese, di fronte al blocco statunitense contro Cuba. È inoltre necessario promuovere l’invio di rimesse al Paese, attraverso la creazione di un fondo di investimento che le renda sostenibili e le stimoli.

Un altro elemento prioritario del Piano di quest’anno, insieme alla fornitura essenziale di medicinali, consiste nello sviluppo della produzione alimentare, utilizzando un meccanismo finanziario che consenta al settore di trattenere il reddito generato dalle sue esportazioni, per la propria sostenibilità. A ciò si deve aggiungere la politica di autosufficienza alimentare comunale e pratiche più efficienti nell’uso del territorio, applicando a tal fine la scienza e la tecnologia.

Quanto sopra implica un riordino degli investimenti che permetta di dare priorità ai bisogni più urgenti, come è – appunto – il caso della produzione alimentare.

Allo stesso modo, è essenziale garantire l’approvvigionamento minimo di combustibile e la stabilizzazione della produzione elettrica, che è un elemento con impatti trasversali su tutti i settori e sulla popolazione. A questo proposito, un obiettivo essenziale è garantire gli otto milioni di tonnellate di petrolio equivalente che il Paese richiede in un anno, tenendo conto di una produzione nazionale di circa tre milioni di tonnellate.

Un elemento chiave per l’efficiente funzionamento della nostra economia – inserito anche nel Piano 2024 – punta sullo sviluppo del sistema imprenditoriale del Paese – ponendo l’accento sulla necessità di una maggiore efficienza dell’azienda statale socialista, attraverso l’essenziale decentramento della sua gestione – ​​e ladeguata integrazione di tutti gli attori economici, al fine di aumentare la produzione dei settori agricolo e industriale. Tutto ciò dovrà essere accompagnato da un’adeguata filiera produttiva e da una razionalizzazione del sistema di gestione e controllo del sistema imprenditoriale, nonché dal progressivo ridimensionamento del settore iscritto a bilancio, il tutto per favorire un aumento della produttività del lavoro.

Nelle circostanze attuali, è anche necessario migliorare i meccanismi di protezione sociale, in particolare per la popolazione che necessita di assistenza sociale, i pensionati e il segmento di coloro che si trovano in una situazione di vulnerabilità economica. In quest’ordine, la politica volta a sovvenzionare le persone e non i prodotti, deve facilitare una migliore copertura dei bisogni primari della popolazione che lo richiede.

Tutto ciò che viene proposto in questa strategia di soluzioni possibili – né facili né prive di rischi – deve essere discusso con la nostra popolazione per ottenere il suo arricchimento e il consenso di sostegno indispensabile che ciò comporta. Tutte le opinioni contano, e bisogna ascoltarle tutte, consapevoli che non esistono soluzioni magiche, ma recuperare è possibile.

Senza dubbio, gli obiettivi a cui dare priorità quest’anno non coprono gli innumerevoli bisogni che non possiamo soddisfare immediatamente e che oggi incidono sul tenore di vita della nostra gente. Dobbiamo garantire che il 2024 segni un cambiamento sostanziale negli elementi fondamentali del nostro processo di sviluppo e che tutti sentiamo che lo sforzo non è stato vano.

Abbiamo le carte in regola per farlo e sapremo come farlo se ci concentreremo su ciò che è più urgente e prioritario, lavorando meglio.

** L’autore è un consulente del World Economy Research Center (CIEM). È stato ministro dell’Economia di Cuba.

Fonte: http://www.cubadebate.cu/

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