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Dal 22 al 24 ottobre la città di Kazan ospiterà il prossimo Vertice dei Paesi BRICS+, cose dell’altro mondo…
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Dal 22 al 24 ottobre la città di Kazan ospiterà il prossimo Vertice dei Paesi BRICS+, cose dell’altro mondo…

Sarà la città russa di Kazan ad ospitare il prossimo Vertice dei paesi BRICS+ che si terrà dal 22 al 24 Ottobre. Parteciperanno 32 paesi, 24 dei quali saranno rappresentati dai loro rispettivi Capi di Stato, a sancire il valore strategico di un Vertice che sembra tracciare una linea netta che separa il prima dal poi, ovvero l’ordine nascente democratico e multipolare che spinge indietro quello unipolare a rappresentazione imperiale. Dall’Algeria all’Indonesia, dal Nicaragua a Cuba, al Kazakistan, almeno altri 40 paesi hanno fatto richiesta formale di adesione. Significativa ma necessaria di diverse valutazioni quella della Turchia, Paese appartenente alla NATO, della quale è il secondo esercito più potente. Ad oggi, intanto, il raggruppamento dei BRICS rappresenta il 42% della popolaz...
Solidarietà con Cuba di fronte alla crisi energetica degli ultimi giorni e al passaggio dell’uragano Oscar
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Solidarietà con Cuba di fronte alla crisi energetica degli ultimi giorni e al passaggio dell’uragano Oscar

Il Movimento Spagnolo di Solidarietà con Cuba (MESC) riafferma la sua solidarietà con Cuba di fronte a quest’ultima crisi energetica che ha paralizzato il paese per alcuni giorni, e apprezza lo sforzo del governo insieme ai lavoratori per affrontarlo. "Dal MESC riconosciamo la resistenza di Cuba per risolvere i problemi e garantire soluzioni sovrane, per combattere le conseguenze accumulate di 65 anni di guerra economica con un criminale blocco economico, commerciale e finanziario. Va ricordato che il blocco statunitense contro Cuba si è inasprito negli ultimi anni e soprattutto durante la pandemia di COVID19, influenzando lo sviluppo del paese e la vita diretta del popolo cubano. In effetti, l’attuale Presidente degli Stati Uniti Biden, dopo quasi quattro anni dal suo insediame...
Venezuela e democrazia sostanziale: un modello che smentisce la narrazione occidentale.
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Venezuela e democrazia sostanziale: un modello che smentisce la narrazione occidentale.

Nicolas Maduro - Presidente del Venezuela I media occidentali mainstream spesso etichettano il Venezuela come una dittatura, sfruttando questa narrazione a fini propagandistici per screditare il governo di Nicolás Maduro. Tuttavia, la realtà venezuelana smentisce costantemente queste affermazioni, dimostrando che il Paese sta compiendo passi concreti verso una democrazia sostanziale e partecipativa, molto distante dalle forme liberali occidentali che spesso si riducono a procedure formali e svuotate di vera partecipazione popolare. Un esempio significativo di questo processo è l'intenzione espressa dal presidente Maduro di destinare il 70% delle risorse del Paese direttamente al Poder Popular. Questo obiettivo sarà raggiunto attraverso meccanismi di consultazione, nei quali il popol...
CUBA PER LA PALESTINA LIBERA!
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CUBA PER LA PALESTINA LIBERA!

È appena finita all'Avana la marcia a sostegno del popolo palestinese. Decine di migliaia di giovani hanno chiesto la fine del genocidio contro il Popolo palestinese.
Sciopero dei produttori e dei consumatori contro la guerra?
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Sciopero dei produttori e dei consumatori contro la guerra?

Solo la pace Giovedì scorso, Roberto Lovattini primo firmatario della petizione Proclamare uno sciopero dei produttori e dei consumatori contro la guerra[1] ha introdotto la conferenza stampa online per illustrare l’iniziativa.[2] L’obiettivo della conferenza era quello di contestualizzare l’appello e sottolinearne l’importanza. Come spiega Giansandro Barzaghi (Associazione NonUnodiMeno) nel suo intervento, la guerra è già dentro le nostre case, siamo di fronte ad una situazione straordinaria per cui sono necessarie iniziative straordinarie. Flavio Lotti (Presidente della Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace) considera la grave azione dei governi che vogliono intenzionalmente demolire quell’architettura multilaterale nata dopo la Seconda g...
Un tour in Italia di obiettori israeliani e palestinesi
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Un tour in Italia di obiettori israeliani e palestinesi

Un tour in Italia dal 16 al 26 ottobre Vengono da Israele e Palestina, dove il diritto internazionale viene calpestato, per rivendicare il diritto all’obiezione di coscienza! Lavorano insieme e rifiutano la guerra, l’esercito, le armi, l’odio. Sofia Orr e Daniel Mizrahi (israeliani, hanno rifiutato armi e divisa, sono obiettori di coscienza e per questo reduci dal carcere), Tarteel Yasser Al Junaidi e Aisha Amer (palestinesi, sono attiviste nonviolente e difendono i diritti umani, contro l’occupazione) sono quattro testimoni di pace che credono nel dialogo e lavorano insieme, come “gruppo misto” israelo-palestinese, e rappresentano due importanti movimenti: Mesarvot (una rete di giovani attivisti israeliani che rifiutano di prestare i...
TORINO 7 OTTOBRE: FIACCOLATA CITTADINA ORE 20.00 PIAZZA CASTELLO
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TORINO 7 OTTOBRE: FIACCOLATA CITTADINA ORE 20.00 PIAZZA CASTELLO

Comunicato del Coordinamento cittadino Torino per Gaza A proposito del divieto emesso dalla questura di Torino contro la fiaccolata cittadina del 7 ottobre “Un anno di genocidio, un anno di resistenza” La Questura di Torino decide di non autorizzare la fiaccolata cittadina “Un anno di genocidio, un anno di resistenza”, organizzata per il 7 ottobre, h20 in Piazza Castello, così come il pre-concentramento lanciato dalla componente studentesca. Negli ultimi 12 mesi, si sono susseguite moltissime manifestazioni e momenti di piazza, che in diverse forme e modalità hanno espresso vicinanza, solidarietà ed appoggio alla popolazione di Gaza ed ora del Libano, colpite dalla brutalità degli attacchi israeliani. In questi dodici mesi, la cittadinanza assieme alla componente stu...
Israele ha distrutto un pezzo di Cuba in Libano – Da Ida Garberi
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Israele ha distrutto un pezzo di Cuba in Libano – Da Ida Garberi

All’alba del 2 ottobre, gli aerei israeliani si sono scatenati ed hanno sganciato bombe a vuoto contro diversi immobili, hanno distrutto case, massacrato sogni, osando farlo con la falsa narrativa di prendere di mira obiettivi militari.“In uno di quegli edifici ridotti in cenere, in via Camille Chamoun, c’era la nostra casa, la stanza che ci ha accolto nell’aprile del 2022, le poltrone che hanno accolto le nostre incertezze, il rifugio ed il pezzo di Cuba”, dice Yodeni Masó Aguila, corrispondente di Prensa Latina in Libano.“Con le macerie è stata sepolta anche una parte di noi, che per più di due anni come corrispondenti in Libano siamo arrivati al primo piano per sanare le assenze lavorative a più di 10mila chilometri da casa”, racconta Yodeni.Il giornalista continua spiegando che qu...
Carlo Revelli: “È questo il mondo che vogliamo?”
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Carlo Revelli: “È questo il mondo che vogliamo?”

"È questo il mondo che vogliamo?". Con uno straordinario, per sintesi ed efficacia, post su Facebook, il professor Carlo Rovelli illustra alla perfezione che cosa sia realmente la Nato e dove sta spingendo il mondo per le sue politiche belliciste. Nel 1999, la NATO ha bombardato Belgrado per 78 giorni con l'obiettivo di smembrare la Serbia e dare vita a un Kosovo indipendente, oggi sede di una delle principali basi NATO nei Balcani. Nel 2001, gli Stati Uniti hanno invaso l'Afghanistan, provocando 200.000 morti, un Paese devastato e nessun risultato politico. Nel 2002, gli Stati Uniti si sono ritirati unilateralmente dal Trattato sui missili anti-balistici, nonostante le strenue obiezioni della Russia, aumentando drasticamente il rischio nucleare. Nel 2003, gli Stati Uniti ...
Medio oriente in fiamme. Teheran: “Siamo in guerra”
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Medio oriente in fiamme. Teheran: “Siamo in guerra”

Il mondo col fiato sospeso e l’Occidente sintonizzato sulle tv che trasmettono il cielo di Tel Aviv illuminato dai 180 razzi iraniani. Vittime zero, fortunatamente, anzi una, sfortunatamente – riportano ieri a tarda sera le agenzie di stampa – a Gerico: Sameh Al Asali, palestinese, ucciso dalla scheggia di un missile. Nel frattempo, nelle ultime 48 ore, sono stati ben centoquaranta gli attacchi aerei israeliani sul Libano, con un bilancio ben diverso: 95 morti solo ieri, scrive il quotidiano cristiano di Beirut L’Orient le Jour. Ma degli eventi libanesi le immagini in diretta non vengono trasmesse, l’Occidente non le vede. Già nel primo pomeriggio di ieri la stampa americana rilancia le notizie su un imminente attacco iraniano contro Israele, “tra dodici ore”, scrivono. Ma avv...
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