35 anni fa, dopo il disastro di Chernobyl, Fidel Castro accoglieva a Cuba 25 mila bambini ucraini e bielorussi per curarli gratuitamente.
Questa è la Rivoluzione Cubana. Questo è il socialismo cubano.
35 anni fa, Cuba, adempiendo al proprio dovere internazionalista, fu l’unica nazione a rispondere all’appello urgente dell’Unione Sovietica dopo il disastro di Chernobyl. Nonostante l'URSS avesse abbandonato Cuba al suo destino sotto la guida di Mikhail Gorbaciov, l’isola rispose all’appello senza chiedere nulla in cambio: tutte le spese, tranne il trasporto, furono coperte dal governo cubano. Nel marzo del 1990, arrivò a Cuba il primo gruppo di bambini e bambine colpiti dall’esplosione del reattore nucleare. In totale, furono accolti 25.000 bambini provenienti da Russia, Ucraina e Bielorussia, e in alcuni casi anche genitori e familiari ricevettero assistenza. Tutto il paese si mobilitò per affrontare questa grande sfi...