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Le sanzioni statunitensi contro Cuba: un crimine contro l’umanità – di Maddalena Celano
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Le sanzioni statunitensi contro Cuba: un crimine contro l’umanità – di Maddalena Celano

Il 15 maggio 2024, il Segretario di Stato degli Stati Uniti ha inviato al Congresso un altro dei suoi rapporti arbitrari, qualificando alcune nazioni senza alcun mandato o riconoscimento internazionale. Questa volta, sono stati elencati quattro paesi che presumibilmente "non coopererebbero pienamente con gli sforzi per la lotta al terrorismo degli Stati Uniti nel 2023". Tra questi, sorprendentemente, non appare Cuba. Tuttavia, il Dipartimento di Stato continua a mantenere l'Isola Rivoluzionaria nella lista nera dei paesi che "promuoverebbero" il terrorismo. Questa inclusione è non solo assolutamente arbitraria e infondata, ma rappresenta anche un'ulteriore arma nella subdola guerra diffamatoria, mediatica ed economica contro Cuba. Una guerra che rafforza il genocida Blocco Economico F...
Cuba non figura nella lista dei paesi che non cooperano nella lotta contro il terrorismo, ma non viene tolta dalla lista…
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Cuba non figura nella lista dei paesi che non cooperano nella lotta contro il terrorismo, ma non viene tolta dalla lista…

Il 15 maggio il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha annunciato, nel suo rapporto 2023, che Cuba non è stata inserita nella lista dei paesi che non cooperano nella lotta contro il terrorismo. Di primo acchito sembrerebbe una buona notizia, ma purtroppo subito dopo emerge tutta l’ipocrisia di cui sono capaci gli USA, ovvero che Cuba non compare nella lista per il 2023, ma (il rapporto 2023) non è sufficiente a cancellarla dalla lista dei paesi patrocinatori del terrorismo. Dunque, per sintetizzare: Cuba non figura nella lista dei paesi che non cooperano contro il terrorismo ma non viene tolta dalla lista dei paesi patrocinatori. Questa vicenda che oggi scaturisce forse dalla necessità, nel momento elettorale, di rispondere agli elettori democratici che non sono d’accordo ...
PALESTINA: 76 ANNI DI NAKBA! TORINO – MANIFESTAZIONE CITTADINA – Sabato 18/05 h.15 – PONTE MOSCA (Corso G. Cesare 15) – STOP GENOCIDIO – STOP ARMI AD ISRAELE!
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PALESTINA: 76 ANNI DI NAKBA! TORINO – MANIFESTAZIONE CITTADINA – Sabato 18/05 h.15 – PONTE MOSCA (Corso G. Cesare 15) – STOP GENOCIDIO – STOP ARMI AD ISRAELE!

Questo sabato 18 maggio 2024, il "Coordinamento Torino per Gaza" chiama la società civile a una manifestazione cittadina per i 76 anni di occupazione e di oppressione del popolo palestinese, per chiedere l’arresto del genocidio in corso nella Striscia di Gaza e per chiamare i governi occidentali e in primis quello italiano a cessare immediatamente il loro sostegno politico, economico, logistico e militare allo stato criminale di Israele. 76 ANNI DI NAKBA “Nakba” in arabo significa catastrofe, il termine viene usato per descrivere gli eventi del maggio 1948 quando circa 800.000 palestinesi furono costretti ad abbandonare le loro terre e case. Su quella catastrofe Israele ha piantato nei libri di storia la sua data di nascita e oggi gli israeliani chiamano il 15 maggio “Giorno...
La prova del genocidio di Gaza è l’innocenza sepolta!
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La prova del genocidio di Gaza è l’innocenza sepolta!

Washington ieri ha respinto il fatto che Israele stia commettendo un genocidio nella Striscia di Gaza e ha chiesto, nel pieno della doppiezza, che lo Stato sionista "faccia di più" per garantire la protezione dei civili nell'enclave. "Crediamo che Israele possa e debba fare di più per garantire la protezione e il benessere dei civili innocenti. "Non crediamo che ciò che sta accadendo a Gaza sia un genocidio", ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale statunitense Jake Sullivan in una conferenza stampa. Come si può chiedere all'aggressore di limitare la barbarie che commette contro civili innocenti, mentre è armato, incoraggiato e protetto? Non ci sono parole per descrivere l'orrore che si vive a Gaza, le bombe, qualunque cosa dica la Casa Bianca, i missili intelligen...
Riproponiamo un’articolo da “il Fatto Quotidiano” del 2 nov. 2023 – “L’embargo americano stritola l’economia cubana…”
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Riproponiamo un’articolo da “il Fatto Quotidiano” del 2 nov. 2023 – “L’embargo americano stritola l’economia cubana…”

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite si è riunita in sessione plenaria a New York, per esaminare un progetto di risoluzione che chiede la fine dell’embargo posto all’isola dagli Stati Uniti. Hanno votato contro l’embargo 187 paesi. L’Ucraina si è astenuta. Solo Usa e Israele si sono espressi con un no. Prima di oggi, altre trenta volte le Nazioni Unite avevano già votato a stragrande maggioranza risoluzioni per far cessare l’embargo. Nel 2022 con un voto di 185 a 2, le uniche due nazioni contrarie furono di nuovo Israele e Stati Uniti. Due gli astenuti: Ucraina e il Brasile all’epoca guidato da Bolsonaro. Il rapporto a sostegno della risoluzione votata oggi spiega che “ai prezzi attuali, i danni accumulati per l’applicazione di questa politica unilaterale di Washington contro l’Is...
CUBA: Sul podio dell’Unità
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CUBA: Sul podio dell’Unità

Più di 200.000 residenti nella capitale si sono riuniti il Primo Maggio per dimostrare il loro appoggio incondizionato alla Rivoluzione cubana e al suo socialismo, nonché per denunciare l’ingiusto blocco statunitense e il genocidio commesso contro il popolo palestinese È stata una bellissima alba questo mercoledì in un'Avana traboccante di colori, gioie e certezze condivise nella Giornata Internazionale dei Lavoratori. Da uno dei suoi luoghi più emblematici: la Tribuna Antimperialista José Martí, luogo di storiche concentrazioni e marce dei popoli combattenti, simbolo della Battaglia delle Idee guidata da Fidel, più di 200.000 cubani si sono riuniti per difendere i nostri ideali di indipendenza, sovranità e giustizia sociale. …….. Di fronte al pacifico lungomare dell'Avana, n...
TORINO: SPEZZONE PALESTINESE AL CORTEO DEL PRIMO MAGGIO
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TORINO: SPEZZONE PALESTINESE AL CORTEO DEL PRIMO MAGGIO

Sono trascorsi più di 200 giorni dall’inizio del genocidio a Gaza e nei territori limitrofi. Siamo sempre più arrabbiat*, più frustrat* per l’inattivismo dei nostri governi, tra cui quello Meloni, che portano avanti scelte a sostegno della politica sionista di israele, ignorando, strumentalizzando e sopprimendo violentemente qualsiasi forma di dissenso. E così, come il 24 sera abbiamo portato in piazza (in maniera non violenta) la responsabilità dei nostri governi in questa occupazione e in questo progetto di pulizia etnica che dura da 75 anni, così il primo maggio, durante la Festa dei Lavoratori, porteremo la voce dei palestinesi che vivono senza possibilità di lavorare dignitosamente a causa della storia delle scelte delle potenze occidentali e, più direttamente, di israele. Il ...
Cuba e Ue si confrontano a Bruxelles sulle sanzioni unilaterali
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Cuba e Ue si confrontano a Bruxelles sulle sanzioni unilaterali

È la 4/a sessione di dialogo dopo quella virtuale di marzo 2021. Si è tenuto oggi a Bruxelles, il 4/o Dialogo fra le delegazioni di Cuba e dell'Unione europea (Ue) sul tema delle Misure coercitive unilaterali da decenni adottate nei confronti dell'isola caraibica.    L'incontro, riferisce un comunicato del ministero degli Esteri cubano, è uno sviluppo di quello tenutosi a marzo 2021, in formato virtuale, per "discutere gli effetti dell'imposizione di misure coercitive unilaterali come mezzo per esercitare pressione politica ed economica contro gli Stati".    Altri temi in agenda sono gli ambiti giuridici e pratici della legislazione esistente nell'Ue per contrastare l'applicazione extraterritoriale delle leggi imposte da paesi terzi, nonché il trattamento di questo problema nei for...
“Nei campus Usa vietati anche i convegni su Gaza”- “L’ultima repressione così è del ’68”.
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“Nei campus Usa vietati anche i convegni su Gaza”- “L’ultima repressione così è del ’68”.

“Le nostre università investono nei più grossi produttori di armi e stanno attivamente facendo profitti con le bombe scaricate sulle donne e i bambini di Gaza. Noi del gruppo Jewish Voice for Peace (“Ebrei per la pace”) siamo qui per dire: non ci può essere libertà se non siamo tutti liberi”. Insieme agli Ebrei per la pace, il 17 aprile, centinaia di studenti della Columbia University hanno montato un accampamento di solidarietà in segno di protesta contro il brutale attacco al popolo palestinese: stanno dicendo basta alla complicità economica e ideologica della loro prestigiosa istituzione con politiche di guerra, chiedono che si ponga fine alla strage di innocenti e tanto più lo fanno ora che il Congresso ha approvato un nuovo finanziamento a Israele da 26 miliardi di dollari. Pr...
Cuba, dove la salute è un diritto!
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Cuba, dove la salute è un diritto!

Medici cubani intervengono a Haiti “Mi salud, mi derecho”. La mia salute, il mio diritto. Questo il tema con cui, quest’anno, Cuba ha celebrato l’anniversario n. 76 della fondazione dell’Organizzazione mondiale della salute (Oms). Un concetto semplice e vitale che, però, nei paesi capitalisti dove i diritti basici sono un “costo” subordinato agli imperativi del profitto, sta diventando una chimera. E d’altro canto, quando le cifre servono a confondere per far passare le idee dominanti, anche i dati che indicano quanto poco contino i diritti basici delle classi popolari, non hanno presa: ovvero non producono (ancora) quella rivolta popolare necessaria se ci si trova con le spalle al muro. Niente sarà più come prima”, si sentiva ripetere come una litania durante i terribili giorni del...
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