Cuba non figura nella lista dei paesi che non cooperano nella lotta contro il terrorismo, ma non viene tolta dalla lista…

Aquila USA e bandiera cubana

Il 15 maggio il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha annunciato, nel suo rapporto 2023, che Cuba non è stata inserita nella lista dei paesi che non cooperano nella lotta contro il terrorismo. Di primo acchito sembrerebbe una buona notizia, ma purtroppo subito dopo emerge tutta l’ipocrisia di cui sono capaci gli USA, ovvero che Cuba non compare nella lista per il 2023, ma (il rapporto 2023) non è sufficiente a cancellarla dalla lista dei paesi patrocinatori del terrorismo.

Dunque, per sintetizzare: Cuba non figura nella lista dei paesi che non cooperano contro il terrorismo ma non viene tolta dalla lista dei paesi patrocinatori.

Questa vicenda che oggi scaturisce forse dalla necessità, nel momento elettorale, di rispondere agli elettori democratici che non sono d’accordo con il blocco USA, resta comunque a carico e contro il popolo intero, quello cubano che soffre quotidianamente le conseguenze di un blocco economico, commerciale e finanziario da oltre sessanta anni.

Tutti sapevano e sanno che Cuba non ha mai sponsorizzato il terrorismo.

La destabilizzazione dell’economia dei paesi che rifiutano di sottomettersi agli Stati Uniti è sempre stata l’arma preferita dagli USA.

La guerra economica che gli Stati Uniti stanno conducendo contro Cuba è ampia e riguarda la politica, l’economia, la cultura, lo sport, la sanità, l’istruzione e tutto ciò che possono fare per ostacolare lo sviluppo dell’Isola, per dimostrare che il socialismo è un sistema fallito.

Noi saremo sempre con Cuba e contro ogni tipo di imperialismo.

Cuba non ha nulla di cui vergognarsi, gli yankee non possono nascondere l’opera della Rivoluzione e come ha detto José Martí: “Alzare la fronte è più bello che abbassarla”

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