CORTE INTERNAZIONALE DI GIUSTIZIA: ISRAELE DEVE IMPEDIRE IL GENOCIDIO – di Andrea Puccio

Campo profughi di Gaza bombardato da Israele

La Corte Internazionale di Giustizia (CIJ) dell’Aia ha preso oggi la prima decisione sulla causa presentata dal Sudafrica contro Israele per crimini di genocidio contro i palestinesi nella Striscia di Gaza.

Nel suo verdetto, la Corte ha ordinato a Israele di prendere tutte le misure possibili per prevenire il genocidio a Gaza. Ha anche stabilito che il paese ebraico deve prevenire e punire i casi di incitamento diretto al genocidio nell’enclave palestinese.

Allo stesso tempo, il tribunale ha chiesto a Israele di permettere l’arrivo di aiuti umanitari nella regione. Tra un mese, Israele deve informare la Corte sulle azioni che sta seguendo per rispettare la decisione del tribunale, ha dichiarato il presidente della Corte Joan Donoghue.

Il giudice ha dichiarato che il Sudafrica ha il diritto di presentare la causa. Secondo le sue parole, alcune accuse contro Israele sono comprese nelle disposizioni della Convenzione per la prevenzione e la sanzione del crimine di genocidio.

Il giudice ha sottolineato che l’operazione militare di Israele ha causato un gran numero di vittime, distruzione di massa e lo spostamento forzato di gran parte della popolazione della Striscia di Gaza. “La Corte è molto consapevole della portata della tragedia umana che si sta svolgendo nella regione ed è profondamente preoccupata per la continua perdita di vite umane e la sofferenza umana”, ha dichiarato.

Il presidente dell’organo giudiziario ha ribadito che i palestinesi hanno diritto alla protezione contro gli atti di genocidio.

La prima sentenza della corte composto da 17 giudici però non affronta la questione principale se il paese ebraico stia commettendo genocidio, ma esamina possibili misure di emergenza, intese come una sorta di ordine restrittivo, mentre studia il caso nella sua interezza, il che normalmente potrebbe richiedere anni.

Il 29 dicembre, il Sudafrica ha presentato una richiesta per avviare un procedimento contro Israele davanti alla Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia in relazione agli atti “di carattere genocida” commessi nella Striscia di Gaza e per cercare la sospensione urgente della campagna militare israeliana.

La decisione del Sudafrica di citare in giudizio il paese ebraico è stata sostenuta dall’Organizzazione dei Paesi Islamici, composta da 57 Stati, così come da Malesia, Turchia, Giordania, Bolivia, Venezuela, Maldive, Namibia, Pakistan e più di 900 agenzie e gruppi sociali.

Tel Aviv ha respinto le accuse durante le udienze e ha detto che è l’ONU che dovrebbe essere sottoposta a processo. “È l’ONU che dovrebbe essere giudicata all’Aia per aver chiuso un occhio e quindi aver agito come complice nello scavo di tunnel terroristici a Gaza, nell’uso di aiuti internazionali per la produzione di missili e razzi, e nell’educazione all’odio e all’omicidio”, ha detto Gilad Erdan, rappresentante permanente israeliano presso l’agenzia internazionale.

Nel frattempo, il portavoce del governo tedesco Steffen Hebestreit ha dichiarato che Berlino si oppone alla “strumentalizzazione politica” della Convenzione delle Nazioni Unite per la prevenzione del genocidio e insiste che “Israele si difende dall’attacco disumano di Hamas”. Ha aggiunto che le accuse del Sudafrica contro Tel Aviv “non sono fondate”, quindi Berlino intende intervenire come una terza parte durante l’udienza principale. (RT)

In sintesi la Corte di giustizia Internazionale nella sua prima sentenza stabilisce che  alcuni degli atti e delle omissioni commessi da Israele rientrano nelle disposizioni della Convenzione sul genocidio, di avere giurisdizione per trattare il caso,che l’indicazione di misure provvisorie è giustificata a causa della plausibilità del genocidio da parte di Israele a Gaza.

Il giudice Donoghue della Corte Internazionale di Giustizia afferma che i palestinesi sono un gruppo protetto dalla Convenzione sul genocidio. Afferma che  “Molti palestinesi a Gaza non hanno accesso al cibo e all’acqua potabile” e che la situazione a Gaza “corre il serio rischio di peggiorare ulteriormente” prima che la corte abbia l’opportunità di emettere una sentenza definitiva.

La Corte Internazionale di Giustizia ordina a Israele di adottare tutte le misure in suo potere per prevenire il genocidio. Israele deve garantire che le sue forze non commettano azioni in tal senso,   Israele deve riferire alla corte entro un mese su ciò che sta facendo per rispettare l’ordine di adottare tutte le misure in suo potere per prevenire atti di genocidio a Gaza.

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

EnglishItalianPortugueseSpanish