9 maggio in Europa : facciamo qualcosa di sinistra. Lettera aperta a Giuseppe Conte, Elly Schlein, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli

5 aprile 2025 manifestazione a Roma

Carissimi,

ho partecipato con grande gioia, insieme a tanti pacifisti italiani, alla manifestazione del 5 aprile. È stato un momento importante, finalmente il movimento pacifista ha trovato un punto di riferimento politico capace di dare concretezza e incisività a un impegno che, negli ultimi anni, è stato tanto intenso quanto invisibile.

Manifestazioni, viaggi in Ucraina, Conferenze di pace, iniziative di interposizione in Terra Santa, mobilitazioni europee: tutto questo grande lavoro del movimento pacifista – spesso oscurato, talvolta censurato e perfino represso – ha finalmente trovato ascolto. La risoluzione congiunta su Gaza che avete sottoscritto rappresenta un primo, significativo passo. Ma ora inizia la parte più difficile: portare tutto il centrosinistra su una posizione europeista autentica.

Un’Europa delle origini: pacifista, solidale, promotrice di pace. Un’Europa che, attraverso politiche di vicinato, diffonde benessere e democrazia, e che si fa parte attiva per la fine della guerra in Ucraina e il reinserimento della Russia in un quadro di cooperazione europea.

Il prossimo 9 maggio, ottantesimo anniversario della fine della Seconda guerra mondiale, è anche la Festa dell’Europa. In Ucraina è festa nazionale, in Russia si celebra la vittoria sul nazifascismo, e in tutta Europa i movimenti pacifisti saranno nelle piazze per esprimere il loro dissenso verso la deriva bellicista intrapresa dall’Unione Europea, e il netto rifiuto della politica del riarmo e dello scontro armato con la Russia.

In quell’occasione, sarebbe fondamentale vedere la vostra presenza a Bruxelles, accanto ai pacifisti e ai tanti parlamentari europei contrari a questa escalation militare. Sarebbe un segnale forte e necessario, non solo per i cittadini europei, ma anche per chi in Ucraina e in Russia cerca strade di dialogo e di pace.

Elly Schlein, lei potrebbe fare di più, rappresentare l’Italia alla festa europea di Kyiv, per lanciare un messaggio chiaro alla leadership ucraina: è tempo di voltare pagina. Di non fidarsi più di chi continua a spingere il popolo ucraino verso il massacro. Serve un accordo “win-win” con l’Europa e con la Russia, che assicuri prosperità a entrambi i popoli, indipendentemente dalla linea del fronte, e che punti a una vera inclusione di tutte le comunità post-sovietiche in un’Europa pacificata.
La invitiamo a farsi accompagnare da esponenti del volontariato italiano, che fin dall’inizio del conflitto hanno aiutato le vittime e supportato la società civile, comprese quelle realtà ucraine che si sono opposte alla guerra, anche a costo di subire repressioni. Questo impegno dovrà proseguire anche dopo il cessate il fuoco: per la ricostruzione, il rientro dei profughi e una vera riconciliazione.

Angelo Bonelli, la sua presenza alle manifestazioni previste a Berlino contro il riarmo tedesco e le politiche militariste dell’UE sarebbe altrettanto importante. Potrebbe spiegare, anche ai colleghi ecologisti tedeschi, che non è la guerra a garantire un futuro al pianeta.

Nicola Fratoianni, infine, il 9 maggio potrebbe recarsi a Mosca – come faranno molti intellettuali europei – per ricordare, in occasione delle celebrazioni della vittoria sul nazismo, che il popolo russo non è il nostro nemico. La sinistra italiana deve fare tutto ciò che è in suo potere per sostenere i percorsi di pace e riconciliazione oggi in corso, sia in Ucraina che in Russia.

Quella del 9 maggio è un’occasione irripetibile. Sappiate coglierla. Siate dove la pace ha bisogno di voce, di presenza, di coraggio politico.

Con fiducia e speranza,

Carlo Volpi

Fonte: https://www.pressenza.com/it/

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