Ai deputati europei: “Non votate quella risoluzione contro Cuba!” Le associazioni amiche di Cuba scrivono al Parlamento Europeo.

UE

Mercoledì 12 luglio a Strasburgo, il Parlamento europeo è chiamato a votare una risoluzione contro Cuba presentata dagli eurodeputati della destra. La risoluzione – la 2023/2744 (RSP) – sostanzialmente assume la posizione statunitense che definisce Cuba uno stato “terrorista” e coinvolto nel narcotraffico. Due accuse assurde e inaccettabili anche solo sul piano del buonsenso ma che la destra intende utilizzare come una clava nelle relazioni tra Unione Europea e Cuba, ancora una volta come atto di servilismo verso gli Stati Uniti.

Questa risoluzione, insieme al mancato invito delle organizzazioni della società civile cubane e venezuelano al Forum dei Popoli a Bruxelles in occasione del vertice tra Ue e Celac (Comunità Economica del Latino America e Caribe), disegnano una escalation ostile delle forze reazionarie europee contro due esperienze di straordinaria importanza per l’emancipazione dell’America Latina.

Alcune organizzazioni politiche e associazioni italiane hanno inviato le seguenti lettere agli europarlamentari chiedendo di non votare la risoluzione:

Non votate la Risoluzione 2023/2744 !

LETTERA DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA ALLE DEPUTATE E DEPUTATI ITALIANI AL PARLAMENTO EUROPEO

Alle Onorevoli Eurodeputate

Agli Onorevoli Eurodeputati

L’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba, operante da più di sessanta anni a favore della difesa della Rivoluzione Cubana e impegnata sul territorio italiano a farne conoscere i principi di solidarietà e di fratellanza tra i popoli, con oltre 4500 iscritti in tutto il paese

Chiede

ai deputati europei di non votare la risoluzione 2023/2744(RSP) la cui discussione è prevista per mercoledì 12 luglio 2023.

Chiede agli eurodeputati di non votare una risoluzione che condanna una nazione pacifica, all’avanguardia in diversi settori sociali – quali la lotta alla discriminazione di genere, l’attenzione alle tematiche LGBTQ+ e al connesso tema della definizione di famiglia – e scientifici, come comprovato dalla produzione di diversi vaccini contro il Covid nel triennio 2020-2021-2022. Una nazione che ha dimostrato più volte un atteggiamento sinceramente democratico in occasione delle più importanti consultazioni elettorali e referendarie, coinvolgendo i singoli cittadini finanche nel processo creativo delle norme stesse.

Una nazione capofila nella difesa dei Diritti Umani.

Una risoluzione che condanna Cuba per le sue affiliazioni al terrorismo, alla droga e alla destabilizzazione del continente latinoamericano, è frutto di una falsa descrizione della realtà, funzionale alla politica di odio ideologico perpetrata da decenni dai vari governi statunitensi, che da oltre sessanta anni mantengono un genocida Blocco economico, commerciale e finanziario a danno del popolo cubano.

Questa risoluzione, piena di affermazioni false, non dimostrate e non dimostrabili, rappresenta inoltre un vile attacco diretto alle più alte cariche e organismi dell’Unione Europea, segno inequivocabile dell’arroganza dei proponenti, nella convinzione che lanciare accuse sia condizione sufficiente e non necessiti dell’onere della prova.

È ingiusto inserire Cuba nella lista dei paesi patrocinatori del terrorismo in quanto i fatti provati la identificano inequivocabilmente come vittima del terrorismo. È falso dire che a Cuba il Popolo non partecipi alle decisioni fondamentali che lo riguardano; ciò accade sempre. È falso accusare il Governo cubano di inefficienza nella gestione della recente pandemia, sempre che non si consideri inefficiente aver prodotto vaccini efficaci e fatto sì che Cuba abbia avuto la più bassa mortalità da COVID al mondo.

È illegittimo e immorale accusare un paese sovrano di rispettare la propria carta costituzionale, solo perché non conforme ai desiderata di un pensiero politico opposto al socialismo cubano.

Anche l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite viene attaccata da tale travisamento, visto che da trent’anni condanna il blocco economico, commerciale e finanziario degli Stati Uniti contro Cuba.

Dobbiamo difendere, e semmai rafforzare, l’accordo di dialogo politico e di cooperazione con Cuba sottoscritto dall’UE nel 2016. Un accordo con il quale l’Unione Europea afferma piena opposizione a misure coercitive con effetto extraterritoriale in violazione del diritto internazionale e dei principi di libero scambio.

Misure a cui Cuba è sottoposta da decenni per mano statunitense, misure che nessuno degli estensori della risoluzione percepisce come male assoluto in grado di infliggere inumane sofferenze di cui tanto si preoccupano.

Cuba nei decenni ha sempre dimostrato di rappresentare la parte nobile dell’umanità, esportando solidarietà invece di armi, donando quello che ha e non quello che le avanza.

Il mondo ha bisogno di pluralismo, come ha bisogno di un dialogo tra paesi che sia basato sul reciproco rispetto e accettazione del punto di vista altrui.

Cuba, come provano i fatti, è aperta al dialogo e sempre disponibile a collaborare alla ricerca di soluzioni pacifiche con ripudio della violenza o delle imposizioni armate.

Per queste motivazioni e per favorire il continuo miglioramento delle relazioni tra Unione Europea e Cuba,

L’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba chiede agli Onorevoli Eurodeputati di votare contro la risoluzione.

Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba

“Una Nazione libera, sovrana e pacifica come Cuba all’avanguardia in campo del settore medico-sanitario, del settore dell’insegnamento, dello sport, della ricerca scientifica e della cultura, che da sempre dimostra atteggiamento democratico e di solidarietà internazionale e in particolare con i paesi poveri del cosiddetto Terzo Mondo, da sempre all’avanguardia della difesa dei diritti umani, non può assolutamente subire una condanna per ipotesi assurde di affiliazione o patrocinio del terrorismo, del traffico di droga e di destabilizzazione di paesi o dell’intero continente del Sud America.

Tutto ciò è semplicemente una falsa rappresentazione della realtà, funzionale alla politica di terrorismo di stato e di odio ideologico promosso da più di sessanta anni dai governi statunitensi che continuano a mantenere un genocida blocco contro il popolo cubano di natura economico, commerciale, finanziario e monetario.

La Risoluzione in oggetto è la rappresentazione di una comunicazione di inf0rmazione deviante e di vero e proprio terrorismo comunicazionale, illegittimo, anacronistico e immorale e che indebitamente e in maniera ipocrita e falsa provoca ingerenze sul processo di autodeterminazione del popolo e del Governo di Cuba.

Ricordiamo che l’Assemblea Genarale dell’Onu da circa 30 anni condanna il bocco economico USA contro Cuba che infligge atroci e inumane sofferenze.
Cuba da sempre si batte per la difesa dei diritti dell’Umanità nel pieno rispetto del diritto all’autodeterminazione  di ogni popolo ed è per questo che vogliamo difendere ogni sforzo di dialogo politico, di solidarietà e di cooperazione con Cuba a partire da quello sottoscritto nel 2016 dall’Unione Europea.
E’ per tutto questo che i sottoscrittori di questa lettera chiedono agli Onorevoli Eurodeputati di votare contro la suddetta Risoluzione.”

Rete dei Comunisti, Cambiare Rotta, Osa, centro studi Cestes

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