Cuba ritorna e rimane in Azerbaigian

Brigata Medica Cubana che ha collaborato in Azerbaijan.
Brigata Medica Cubana che ha collaborato in Azerbaijan. Foto: Ismael Batista Ramírez

di Liz Conde Sánchez | internet@granma.cu

Il Presidente della Repubblica di Cuba, Miguel Díaz-Canel, ha accolto questo giovedì il primo gruppo del Contingente internazionale di medici specializzati in situazioni di catastrofi ed epidemie gravi Henry Reeve, che ha collaborato in Azerbaijan nella lotta contro COVID-19.

“Va detto che il vostro lavoro è stato eccellente e, per questo motivo, le autorità di quella nazione hanno riconosciuto il contributo significativo dei professionisti cubani ai risultati che l’Azerbaijan ha ottenuto nell’affrontare la pandemia”, ha detto il Presidente, attraverso un videomessaggio agli operatori sanitari.

Il gruppo composto da 117 operatori, di cui 48 medici, 67 paramedici e due insegnanti russi, si trovava già in Azerbaigian, presso l’Absheron Olympic Center, che è stato adattato a un ospedale modulare, dedicato alla cura dei pazienti lievi e moderati di COVID-19. 

Lì è iniziato il lavoro di cura coprendo i servizi di Medicina Interna, Terapia Intensiva, Terapia Intermedia, Emergenze, Igiene ed Epidemiologia, Farmacia e Medicina Fisica e Riabilitativa.

Il 25 novembre, per decisione delle autorità azere, tenendo conto del peggioramento della situazione epidemiologica, la maggior parte della brigata cubana è stata trasferita all’ospedale n. 1 di Baku «Semashko», il più grande della capitale, con una capienza di 900 posti letto, 52 dei quali destinati all’attenzione di pazienti gravi.

In Azerbaigian rimarrà una brigata medica del contingente Henry Reeve composta da 115 operatori sanitari.

Le autorità sanitarie dell’Azerbaijan hanno riconosciuto l’elevata professionalità, il livello tecnico, l’umanesimo e la dedizione dimostrata dal personale sanitario inviato da Cuba.

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