LA BAIA DEI PORCI: Nomen omen

Fonte: Associazione Nazionale di Amicizia ITALIA-CUBA

L'esercito popolare cubano

All’alba del 19 aprile del 1961, solo due giorni dopo aver bombardato gli aeroporti cubani provocando sette vittime e una cinquantina di feriti, un esercito di mercenari – finanziato, addestrato e armato dagli Stati Uniti – tentò di invadere Cuba per rovesciare la Rivoluzione popolare che aveva trionfato due anni prima.

L’anno precedente il direttore della CIA Allen Dulles aveva elaborato un piano di intervento, con l’approvazione dell’allora Presidente statunitense Dwight Eisenhower, al quale il 20 gennaio 1961 era subentrato John Fitzgerald Kennedy, che diede il suo benestare al proseguimento dell’operazione. Un Presidente, JFK, che nei tre anni del suo mandato, tragicamente conclusosi con la sua eliminazione fisica da parte di complottasti interni, è riuscito ad ottenere significativi risultati in fatto di invasioni, guerre, colpi di stato ecc. Un record!

Quanto al tentato sbarco, il piano prevedeva la conquista di una piccola porzione di territorio cubano, installarvi un governo fantoccio che avrebbe poi chiesto l’intervento diretto degli Stati Uniti. Ma l’american dream è miseramente fallito a seguito del valoroso intervento delle Forze Armate Rivoluzionarie, appoggiate dalla Polizia Nazionale Rivoluzionaria e dalle milizie popolari, che hanno respinto e catturato gli invasori in meno di 72 ore.

L’esercito mercenario – denominato Brigata 2506 – era costituito da circa 1.500 uomini ottimamente equipaggiati con armi moderne, mezzi blindati e artiglieria da campagna, con appoggio dell’aviazione e di sette navi.

Le operazioni di invasione si svolsero nelle località di Playa Larga e di Playa Girón, nell’insenatura denominata Baia dei Porci (nella parte sud della provincia di Matanzas), e mai un nome geografico è risultato così appropriato in relazione agli avvenimenti in atto. Le perdite tra le fila dell’esercito cubano furono 157, ai quali vanno aggiunti i molti civili causati dai bombardamenti effettuati dagli aerei statunitensi. Vista la mala parata degli avvenimenti gli USA abbandonarono gli invasori al loro destino e, non potendo battere in ritirata in quanto le loro lance erano state messe fuori uso dall’artiglieria cubana, vennero catturati. Tre delle sette navi vennero state affondate, mentre le altre, visti gli sviluppi dell’azione presero il largo. In gergo tecnico si dice fuggirono! Inoltre i cubani riuscirono ad abbattere nove dei sedici aerei impiegati durante l’invasione.

I 1.197 mercenari catturati vennero posti in stato di arresto, imprigionati e successivamente processati. Venti mesi dopo vennero rilasciati e gli Stati Uniti dovettero pagare a Cuba un indennizzo di 63 milioni di dollari in valuta, in farmaci e in alimenti per bambini.

L’avventura della Baia dei Porci rappresentò la prima sconfitta militare degli Stati Uniti in America Latina.

Nei giorni dal 17 al 19 aprile 1961, molti cittadini ed europei scesero spontaneamente in piazza nelle principali città a manifestare la loro solidarietà con la Rivoluzione cubana.

E’ IN QUESTO CONTESTO DI INDIGNAZIONE INTERNAZIONALE CHE NELLO STESSO ANNO SI COMPIE LA “NOSTRA” SCELTA DI CAMPO, CON LA FONDAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA.

DA ALLORA SONO TRASCORSI 60 ANNI DURANTE I QUALI ABBIAMO LOTTATO ASSIEME AL POPOLO CUBANO PER CONTRASTARE LA PERVERSA VOLONTA’ DI DOMINIO DEGLI STATI UNITI D’AMERICA E PER RESPINGERE AL MITTENTE L’IDEOLOGIA DI MORTE DELL’IMPERIALISMO

CONTINUEREMO A SOSTENERE CUBA PERCHE’ CREDIAMO CHE, COME LA RIVOLUZIONE DIMOSTRA OGNI GIORNO, SIA POSSIBILE COSTRUIRE UNA SOCIETA’ PIU’ GIUSTA E PIU’ A MISURA D’UOMO

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