La risoluzione che condanna le sanzioni a Cuba e Venezuela è stata approvata dal Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite. L’Italia “senza vergogna” vota contro!

La risoluzione è stata approvata! Ma l’Italia, insieme a Francia, Germania, Austria ecc. ha votato contro!

Ecco la risposta del Governo Italiano alla solidarietà

dimostrata da Cuba, ed ecco la conferma del peggiore servilismo agli USA!

A maggio l’Assemblea Generale dell’ONU sarà chiamata a votare la risoluzione contro il blocco economico, commerciale e finanziario imposto in modo illegittimo dagli USA contro Cuba…

Vedremo…

Aula Consiglio per i Diritti Umani

Fonte: https://www.farodiroma.it/

Con 30 voti favorevoli, 15 contrari e 2 astensioni, il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, nell’ambito del 46° periodo di sessioni, ha approvato la risoluzione sulle ripercussioni negative delle misure coercitive unilaterali nel godimento dei diritti umani, che esorta gli Stati ad eliminare, interrompere l’adozione, il mantenimento o l’applicazione di tali sanzioni contrarie al diritto internazionale e alla Carta delle Nazioni Unite.


A proposito di questa conquista del multilateralismo, il ministro del Potere Popolare per gli Affari Esteri, Jorge Arreaza, ha dichiarato nel suo account sul social network Twitter:
«Oggi il Consiglio per i Diritti Umani ha approvato la risoluzione sull’impatto negativo delle sanzioni unilaterali nel godimento dei diritti umani. Il suo impatto è così evidente che, per etica elementare, i paesi che hanno votato contro dovrebbero perdere il loro seggio in Consiglio».


Austria, Brasile, Francia, Germania, Italia, Giappone, Gran Bretagna, Paesi Bassi e Polonia fanno parte del gruppo di Stati che ha negato il proprio voto alla bozza di risoluzione proposta da Cina, Stato di Palestina e Azerbaigian, a nome del Movimento di Paesi Non Allineati (Mnoal), ad eccezione di Colombia e Perù.
La Risoluzione approvata decreta che le misure coercitive unilaterali sono contrarie al diritto internazionale, al diritto internazionale umanitario, alla Carta delle Nazioni Unite e alle norme e ai principi che regolano le relazioni pacifiche tra gli Stati, oltre ad essere in totale disaccordo con la natura extraterritoriale di tali misure che minacciano la sovranità degli Stati.


Inoltre, la Risoluzione invita gli Stati membri e gli organismi competenti delle Nazioni Unite ad adottare misure concrete per mitigare l’impatto negativo delle misure coercitive unilaterali sull’assistenza umanitaria.


Tra le considerazioni, il Consiglio per i Diritti Umani ha espresso la sua profonda preoccupazione per il fatto che nonostante le risoluzioni approvate al riguardo dallo stesso Consiglio, dall’Assemblea Generale e dalla Commissione per i Diritti Umani, e in violazione alle disposizioni del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite, «le misure coercitive unilaterali continuano ad essere promulgate, applicate e fatte rispettare,
con tutte le conseguenze negative che ne conseguono per le attività sociali e umanitarie e per lo sviluppo economico e sociale dei paesi meno sviluppati e in via di sviluppo».

La Risoluzione chiede al Segretario Generale delle Nazioni Unite di fornire la necessaria assistenza al Relatore Speciale e all’Alto Commissario per i Diritti Umani per svolgere efficacemente i loro mandati, mettendo a disposizione risorse umane e materiali adeguate.
Nel rapporto preliminare sulla sua visita in Venezuela all’inizio di febbraio, la relatrice speciale delle Nazioni Unite, Alena Douhan, ha osservato che le misure coercitive unilaterali hanno avuto un impatto devastante sul godimento dei diritti umani da parte del popolo venezuelano e ha sollecitato la loro immediata sospension

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