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Nasce a Torino la prima sede di Fridays For Future Italia. Si chiamerà Kontiki. Sarà un Circolo Arci, oltre che prima sede del movimento.
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Nasce a Torino la prima sede di Fridays For Future Italia. Si chiamerà Kontiki. Sarà un Circolo Arci, oltre che prima sede del movimento.

Aprirà nella zona di Vanchiglietta, nei locali che ospitavano il Molo di Lilith. Si chiamerà Kontiki: l’omaggio è al nome della zattera su cui Thor Heyerdahl si imbarcò assieme ad altri cinque sognatori con l’obiettivo di attraversare l’Oceano Pacifico e dimostrare, con la pratica e contro il parere di molti, che l’impossibile può diventare possibile. Kontiki sarà uno spazio accessibile, inclusivo, una casa per tanti ragazzi e gruppi di attivismo ambientale che finora si erano sentiti apolidi. Un luogo che ospiterà incontri, spettacoli, presentazioni, aperitivi, pomeriggi di aula studio, laboratori con le scuole. L’obiettivo di Fridays For Future Italia è far sì che il Kontiki diventi un punto di partenza del cambiamento che serve costruire nella società. Andrea J...
I medici cubani in aiuto della sanità calabrese. Un seminario all’Università La Sapienza di Roma proposto dal prof. Luciano Vasapollo, decano di economia dello stesso ateneo.
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I medici cubani in aiuto della sanità calabrese. Un seminario all’Università La Sapienza di Roma proposto dal prof. Luciano Vasapollo, decano di economia dello stesso ateneo.

Sta funzionando bene l’accordo che prevede l’inserimento di 500 medici cubani per sostenere la malconcia sanità calabrese. Per ora ne sono arrivati 51, regolarmente assunti a tempo determinato dalla Regione per sopperire alle carenze di personale sanitario. A breve ne arriveranno altri quaranta: venti destinati all’ospedale di Crotone, altrettanti per quello di Vibo Valentia. Buona parte delle specializzazioni richieste afferiscono all’area dell’emergenza urgenza, dove la Calabria ha un disperato bisogno di dottori. In servizio dunque ci sono già trentotto uomini e tredici donne arruolati dal governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, di Forza Italia, grazie alla firma del protocollo tra Regione e Governo Cubano, che ha consentito di sfruttare le opportunità offerte da un accord...
L’obbedienza non è più una virtù: la più attuale delle lezioni di don Milani
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L’obbedienza non è più una virtù: la più attuale delle lezioni di don Milani

Pasquale Pugliese, studioso, scrittore e membro del Movimento Nonviolento sarà uno degli ospiti della riflessione per i 100 anni di Don Milani che concluderà domenica 28 Maggio la seconda edizione di Eirenefest, il festival del libro per la pace e la nonviolenza. Intanto un chiarimento: non sempre la figura di Don Milani viene associata alla nonviolenza, come mai secondo te? E puoi spiegare i legami profondi tra il priore di Barbiana e la nonviolenza? E’ destino comune a molti personaggi, dirompenti nel proprio tempo, di essere trasformati in innocui “santini” nella narrazione pubblica successiva, come per esempio è successo a Martin Luther King negli USA: in Italia è accaduto a don Milani, che ha innumerevoli scuole a lui dedicate, ma del quale è andata persa la ...
“Quanta ipocrisia sul Tav! I dati erano chiari già nel 2019, l’Italia li ha ignorati”
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“Quanta ipocrisia sul Tav! I dati erano chiari già nel 2019, l’Italia li ha ignorati”

“È tutto surreale, come d’altronde tutta la storia di quest’opera”. Francesco Ramella, ingegnere dei trasporti, era membro della Commissione per l’analisi costi-benefici sulle grandi opere voluta dal governo Conte che nel 2019 bocciò il Tav Torino-Lione. Il rapporto del Conseil d’orientation des infrastructures francese, che propone di rimandare al 2043 la realizzazione della linea tra Lione e l’imbocco del tunnel di base, pare ora di nuovo all’attenzione del governo francese. Non la stupisce? Non è una novità, il Coi aveva già detto che non aveva senso rifare quella tratta e bisognava concentrarsi sul potenziamento della vecchia linea Digione-Modane che passa a Nord di Lione. Nel 2019 l’allora ministra dei Trasporti, Elisabeth Borne, oggi premier, scrisse al prefetto ...
Da Albert Einstein a Carlo Rovelli: la razionalità dei mezzi di pace contro l’irrazionalità degli strumenti di guerra
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Da Albert Einstein a Carlo Rovelli: la razionalità dei mezzi di pace contro l’irrazionalità degli strumenti di guerra

Il fuoco di fila mediatico partito quasi all’unisono, non contro il bellicismo del governo e del suo ministro della “difesa”, ma contro il fisico Carlo Rovelli che lo ha disvelato dal palco romano del Primo Maggio, con l’invito ad occuparsi di scienza anziché di politica, oltre ad essere espressione di cattiva coscienza, disconosce l’impegno storico di intellettuali e scienziati contro la guerra. Ossia per l’affermazione della razionalità, anziché del pensiero magico, anche nel campo della risoluzione dei conflitti. Lo stesso Carlo Rovelli, nel dicembre del 2021, prima dell’internalizzazione della guerra in Ucraina con l’invasione dell’esercito russo, aveva coordinato la campagna per il Dividendo di pace che ha messo insieme più di cinquanta tra premi Nobel e preside...
1° MAGGIO A CUBA: LETTERA APERTA AL DIRETTORE DE “il Fatto Quotidiano”
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1° MAGGIO A CUBA: LETTERA APERTA AL DIRETTORE DE “il Fatto Quotidiano”

Gentile Direttore, fa sorridere, ma di un riso amaro, l’articolo comparso nel vostro quotidiano il 28 Aprile scorso dal titolo Cuba ammaina pure la festa del 1°Maggio: “Niente benzina”. Poche righe in una spalla nelle vostre pagine interne, con un tono capzioso che indica un’opinione, prima di un fatto. #Cuba è in difficoltà in questa ripresa post pandemica, dovuta ad un blocco economico illegale, e non ha certo bisogno della bile di una giornalista che sputacchia qua e là qualche sentenza. Al contrario tutti noi, avremmo bisogno di un approfondimento sulla situazione nell’isola di #Fidel, magari di una inchiesta che (in Ucraina, come a Cuba, come in Vaticano) citi e riporti le fonti, confronti le opinioni, apra al dubbio e alla ricerca di una situazione il più vicina possibi...
Ucraina, i cinque percorsi per la pace: 4 mila chilometri e 200 tappe
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Ucraina, i cinque percorsi per la pace: 4 mila chilometri e 200 tappe

Quasi quattromila chilometri su e giù per l’Italia hanno adesso un tracciato, una forma e precise tappe intermedie. Da qui al 7 maggio, la Staffetta della pace lanciata da Michele Santoro – e che ha raccolto migliaia di adesioni – definirà gli ultimi dettagli, ma il senso del progetto è già chiarissimo: “Vogliamo non solo far arrivare a più persone possibili un messaggio di pace – racconta Luca Gianotti della Compagnia dei Cammini, uno dei promotori dell’evento – ma anche creare momenti di aggregazione tra chi partecipa”. Gli organizzatori, con la staffetta hanno promosso un appello contro l’invio di armi italiane a Kiev e a favore di un’iniziativa diplomatica e hanno pensato a cinque percorsi collegati tra loro in un “viaggio” previsto, appunto, per il 7 maggio che include circa 2...
“Un grande 25 Aprile per la democrazia e la Costituzione”
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“Un grande 25 Aprile per la democrazia e la Costituzione”

L’appello del Forum delle associazioni antifasciste e della Resistenza al tempo del governo Meloni. Il 25 Aprile è la data del calendario civile in cui tutti i cittadini e le cittadine ricordano la Liberazione, e quindi, la Resistenza che ha cambiato la storia d’Italia con la sconfitta del nazifascismo. Con la Costituzione repubblicana e antifascista si sancì la conquista della democrazia e di libere Istituzioni. Il 25 Aprile, che pose fine alla tragedia della guerra, fu preceduto da un ventennio di lotte antifasciste, durante il quale decine di migliaia di italiani furono perseguitati, arrestati, confinati, deportati e uccisi perché contrari al regime di Mussolini. Ogni anno celebriamo questo giorno e rinnoviamo l’impegno in difesa di quei valori. Quest’anno lanciamo un a...
BASTA ARMI!!! Da oggi si firma il referendum contro l’escalation in Ucraina. INTERVISTA A MONI OVADIA: “Adesso la maggioranza pacifista degli italiani finalmente può dire la sua”.
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BASTA ARMI!!! Da oggi si firma il referendum contro l’escalation in Ucraina. INTERVISTA A MONI OVADIA: “Adesso la maggioranza pacifista degli italiani finalmente può dire la sua”.

Moni Ovadia è tra i promotori dei referendum contro l’invio di armi in Ucraina, la cui raccolta firme inizia oggi. Ci crede davvero, pensa che possano essere uno strumento efficace? In assoluto penso che il referendum sia uno strumento utile ed efficace. Lo dimostra anche la Francia: guardi quanta paura ha avuto Macron di un referendum sulla sua legge; sapeva che lo avrebbe perso. Io credo che la maggior parte degli italiani vivano con angoscia questa guerra e siano profondamente contrari all’invio di armi. Non so se il referendum sia lo strumento principale o il più appropriato per dire di no, ma è importante che si raccolgano le firme e la gente abbia l’opportunità di votare e dire ai politici che non si sente rappresentata dalle loro scelte sul conflitto. Poi, sa, quelli fanno c...
IL MONDO NE HA ABBASTANZA DELL’INGERENZA STATUNITENSE
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IL MONDO NE HA ABBASTANZA DELL’INGERENZA STATUNITENSE

Un decennio fa, nessuno avrebbe potuto immaginare che molti Paesi del mondo avrebbero potuto affrontare gli Stati Uniti per le loro interferenze negli affari interni degli altri, ma oggi la situazione è cambiata. Non sono più solo Cuba, Venezuela, Nicaragua, Iran, Russia, Cina e Corea del Nord a non accettare le azioni arroganti del decadente regime yankee, come dimostra l'atteggiamento sovrano di alti funzionari di Paesi come la Turchia, l'India e lo Zambia, che negli ultimi sette giorni di aprile 2023 hanno respinto le dichiarazioni dei rappresentanti degli Stati Uniti, che esprimevano la loro consueta arroganza dittatoriale nei confronti della situazione interna di governi indipendenti. La posizione assunta dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan il 2 aprile dimostra il cam...
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