VERGOGNOSA INTROMISSIONE DEGLI STATI UNITI NEGLI AFFARI INTERNI ITALIANI SUL CASO DEI MEDICI CUBANI IN CALABRIA

medici cubani in Calabria

Gli Stati Uniti hanno chiesto spiegazioni sull’arrivo dei medici cubani in Calabria. A rivelarlo è il “Corriere della Sera” nell’odierna edizione online.

Secondo il “Corriere della Sera” la richiesta di chiarimenti è arrivata al presidente della Regione e commissario della sanità calabrese Roberto Occhiuto attraverso il ministero della Salute nel corso della verifica del Tavolo Adduce che si è svolto ieri: la diplomazia statunitense avrebbe evidenziato l’esigenza di capire le modalità di assunzione, a tempo determinato, dei professionisti e la loro retribuzione, in pratica l’esigenza di sapere se il contratto di lavoro fosse stato sottoscritto con l’agenzia cubana “Comercializadora de Servicios medicos cubanos” oppure direttamente con i medici caraibici, temendo che dalla Calabria potesse partire un finanziamento indiretto a Cuba.

Il “Corriere della Sera” comunque riporta anche il commento dello stesso Occhiuto: «La preoccupazione degli americani era essenzialmente dovuta all’ipotesi che potesse essere stato superato l’embargo con Cuba.

Noi paghiamo i medici cubani per un “arruolamento” di due anni e non la società. La loro retribuzione è di 4.700 euro lordi mensili. I loro curriculum – prosegue Occhiuto – sono stati vagliati dal Consolato italiano a Cuba che li ha esaminati con attenzione, prima di dare il nullaosta al trasferimento temporaneo, in Italia».

I rapporti tra il Consolato americano e la Regione Calabria «sono ottimi» e «c’è continuamente uno scambio di idee e rapporti d’amicizia, molto saldi», dice ancora Occhiuto. (redazione@corrierecal.it)

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