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Landini: “Fermiamo la deportazione a Gaza. Venerdì mobilitazioni e scioperi in tutta Italia”
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Landini: “Fermiamo la deportazione a Gaza. Venerdì mobilitazioni e scioperi in tutta Italia”

© Marco Merlini / CgilRoma, 17 giugno 2019Centro Congressi FrentaniIniziativa Cgil e Fillea Cgil ‘Per un vero sblocca cantieri. Una proposta di politica industriale di sistema’Nella foto Maurizio Landini Il segretario generale della Cgil: “L’occupazione della Striscia è di una gravità senza precedenti, fermare subito il massacro”. “Quello che è avvenuto stanotte, l’occupazione della Striscia di Gaza da parte del Governo di Netanyahu ci porta a iniziare da qui: è un fatto di una gravità senza precedenti, il massacro e la deportazione del popolo palestinese vanno fermati subito”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, apre la conferenza stampa in corso d’Italia, lanciando la mobilitazione.https://www.youtube.com/embed/tMG-g_akbfo?autoplay=0&...
MA COSA ASPETTA ZELENSKY A FARE DEI NEGOZIATI ?
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MA COSA ASPETTA ZELENSKY A FARE DEI NEGOZIATI ?

Zelensky continua a lamentarsi che i russi avanzano e chiede aiuto dai “volenterosi” che sono una massa di paraculi che sostengono l’Ucraina a parole ma non hanno la minima intenzione di mandare un singolo uomo sul campo di battaglia. L’unica eccezione è data da quel deficiente opportunista di Macron che proprio ieri ha visto saltare l’ennesimo governo da lui voluto. Anche Macron sa comunque benissimo che se decidesse di entrare in guerra e mandare uomini francesi sul campo di battaglia subirebbe un sollevamento popolare dato che il suo consenso è sotto terra!! E’ comunque Zelensky che in questi anni non ha mai voluto dialogare con Mosca seguendo gli ordini prima di Biden e poi della Nato che ha le responsabilità maggiori. E’ consapevole che non riuscirà mai a recuperare le regioni oc...
Palestina. Dall’economia dell’occupazione all’economia del genocidio
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Palestina. Dall’economia dell’occupazione all’economia del genocidio

Il rapporto Dall’economia dell’occupazione all’economia del genocidio di Francesca Albanese, relatrice speciale per i territori palestinesi delle Nazioni Unite, presentato il 30 giugno al Consiglio dei diritti umani dell’ONU, è un documento di straordinaria intensità e importanza che, non a caso, ha provocato reazioni durissime e sanzioni nei confronti dell’autrice da parte di Israele e Stati Uniti (a cui ha corrisposto la proposta, proveniente da ampi settori della società, di attribuire a Francesca Albanese il premio Nobel per la pace). La novità del rapporto sta nella documentata accusa alle principali aziende tecnologiche statunitensi (e non solo) di fornire un supporto decisivo alle operazioni militari di Israele a Gaza e ...
Israele, l’Occidente e le vite di scarto – di Sergio Labate
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Israele, l’Occidente e le vite di scarto – di Sergio Labate

L’essere umano è l’unico vivente che riduce in scarto i propri simili. Se dovessi condensare il senso della storia – e anche degli eventi storici che stanno accadendo – in una sola frase, sarebbe proprio questa. Non può esistere un’ecologia che si occupi dei rifiuti e degli scarti e che non consideri anche quest’eccezione umana. Lo scarto di persone come fossero resti delle cose: ciò che non serve, che scade, che disturba. Siamo diventati così sensibili allo scarto delle merci da aggiustare il nostro calendario in base alla raccolta differenziata dei comuni dove abitiamo. Anche quando andiamo in vacanza, uno dei primi pensieri di noi esseri occidentali e sensibili è di scartare consapevolmente. Se andiamo in luoghi dove gli scarti umani sono accampati ai margini dei nostri resort...
Le elites europee governanti hanno svenduto l’Europa alle multinazionali statunitensi – di Paolo Ferrero
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Le elites europee governanti hanno svenduto l’Europa alle multinazionali statunitensi – di Paolo Ferrero

L’accordo siglato tra Unione Europea e USA sui dazi è un disastro e costituisce un punto di passaggio periodizzante. Ci ricorderemo a lungo del campo da golf scozzese come del teatro di un atto di sottomissione che cambia la storia dell’Europa. Riassumendo brevemente le merci europee pagheranno per entrare negli USA dazi dal 15%al 50%. Viceversa le merci USA non pagheranno praticamente nulla: scenderanno sotto allo 0,9%. In aggiunta l’Unione Europa si impegna a comprare in tre anni (entro la fine del mandato di Trump) dagli USA 750 miliardi di dollari di gas (ad un prezzo di 5 volte superiore a quello che veniva pagato alla Russia), centinaia di miliardi di armamenti ed a fare 600 miliardi di investimenti negli USA. Non sappiamo ancora cosa prevede l’intesa nel dettaglio ed in p...
Accordo commerciale UE-USA: strategia di distruzione, sottomissione totale dell’Europa
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Accordo commerciale UE-USA: strategia di distruzione, sottomissione totale dell’Europa

Cubainformación.- Il nuovo accordo commerciale tra Unione Europea e Stati Uniti mira a sconfiggere completamente l'Europa e a sottometterla agli interessi economici e geopolitici di Washington. Sotto le mentite spoglie di "cooperazione" e "libero scambio", questo patto approfondisce la dipendenza tecnologica, energetica e militare dell'Europa dal Vecchio Continente, erodendone la sovranità e sacrificando indubbiamente i diritti sociali. https://youtu.be/1cWVgCMfZ6k Fonte: https://www.cubainformacion.tv/portada
Il lavoro ripudia la guerra: il manifesto per un diritto del lavoro della pace lanciato da USB e Ceing.
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Il lavoro ripudia la guerra: il manifesto per un diritto del lavoro della pace lanciato da USB e Ceing.

USB e CEING (CENTRO STUDI INIZIATIVA GIURIDICA) lanciano il “Manifesto per un diritto del lavoro della pace” sottoscritto da associazioni, costituzionalisti, giuristi, avvocati del lavoro, sindacalisti ed esponenti di movimenti. Oggi l’uso della forza armata sembra costituire l’unico mezzo per la risoluzione dei conflitti, il piano di riarmo deciso dall’UE e l’aumento delle spese militari della NATO sono destinati a sottrarre risorse ai beni pubblici essenziali e costituiscono una condanna al precariato e allo sfruttamento per lavoratrici e lavoratori. Sta crescendo nel nostro Paese la volontà di tanti lavoratori e lavoratrici di non collaborare con il piano di riarmo e con l’economia di guerra. Questa non collaborazione si manifesta con l’esercizio del diritto di scio...
Parlare di povertà a Cuba senza menzionare gli Stati Uniti? È come parlare di genocidio in Palestina senza menzionare Israele.
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Parlare di povertà a Cuba senza menzionare gli Stati Uniti? È come parlare di genocidio in Palestina senza menzionare Israele.

José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación Riuscite a immaginare cosa succederebbe se i principali media internazionali riportassero le morti e la tragedia umana a Gaza senza menzionare i bombardamenti israeliani? O se incolpassero le autorità palestinesi locali per la mancanza di cibo o medicine (1)? No, non lasciatevi scandalizzare da queste domande. Perché questo è ciò che i media istituzionali fanno in relazione a un'altra tragedia umana: quella che Cuba sta vivendo oggi, anch'essa vittima della guerra. Negli ultimi sette anni, aggiungendo oltre 250 nuove sanzioni al tradizionale blocco economico e a una politica di minacce a governi e imprese in tutto il mondo, la Casa Bianca è riuscita a distruggere completamente o parzialmente le fonti di reddito di Cuba ...
Disobbedienza civile contro il riarmo – di Alex Zanotelli
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Disobbedienza civile contro il riarmo – di Alex Zanotelli

L’appello. «A tutto il vasto movimento italiano per la pace, perché possa ritrovarsi in assemblea e decidere insieme quale via e quali mezzi nonviolenti scegliere per ottenere pace in un momento così grave della storia umana.» Un demone si aggira per l’Europa e per il mondo: il demone del riarmo. Per volontà della Commissione Europea (senza passare per l’Europarlamento), l’UE ha deciso di investire 800 miliardi di euro in armi. Non solo, al vertice Nato dell’Aja a fine giugno, il segretario generale Rutte ha chiesto ai 27 Paesi membri di passare dal 2% del Pil al 5% per la difesa entro il 2035. La Spagna di Sanchez ha subito annunciato che non poteva accettare quell’imposizione, mentre l’Italia di Meloni ha subito chinato il capo, come china il capo alle decisioni di Trump ...
I ministri degli esteri dell’UE sono “lacchè di Israele e niente di più” denuncia il gruppo di advocacy Ekō
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I ministri degli esteri dell’UE sono “lacchè di Israele e niente di più” denuncia il gruppo di advocacy Ekō

Dopo anni di campagne per la sospensione dell’Accordo di Associazione UE-Israele, Ekō afferma che i leader dell’UE “si nascondono dietro un vuoto “dialogo” come copertura politica, bloccando azioni concrete optando per aiuti frammentari e trattando in maniera inumana e irrilevante milioni di palestinesi, che muoiono di fame in una carestia provocata artificialmente”. Di fronte alla scelta tra difendere i principi europei di giustizia e diritti umani o inginocchiarsi vigliaccamente di fronte a un criminale di guerra, i Ministri degli Esteri dell’UE hanno chiarito la loro posizione: sono lacchè di Israele e nient’altro. Ora Antonio Tajani, Johann Wadephul e i loro colleghi Ministri degli Esteri partiranno per le vacanze estive, mentre le famiglie palestinesi a Gaza continueranno a...
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