CUBA, ADDITATA DAGLI USA “NAZIONE GOVERNATA DA UNA DITTATURA COMUNISTA”, “FIANCHEGGIATRICE DEL TERRORISMO” E PER QUESTO SOTTOPOSTA DA PIU’ DI 60 ANNI ALL’ILLEGITTIMO BLOCCO ECONOMICO, ATTRAVERSO UN REFERENDUM POPOLARE APPROVA LA LEGGE PIU’ PROGRESSISTA E CIVILE DEL MONDO!

Famiglie cubane

Il popolo cubano, al referendum del 25 settembre, vota il nuovo Codice delle Famiglie, con il 66,87% dei consensi.

Il nuovo codice di famiglia protegge tutti i tipi di famiglia, nella diversità, senza decretare che ci debba essere un tipo particolare di famiglia, ma riconosce tutte quelle che esistono, ispirate dall’amore e ai più nobili sentimenti umani.

• Si propone di riconoscere e proteggere i settori vulnerabili della società;

• Interviene contro la discriminazione e la violenza nello spazio familiare;

• Riconosce i diritti degli anziani;

• Sviluppa il diritto di tutte le persone a fondare una famiglia e sposarsi;

•Gli assistenti famigliari sono nominati e riconosciuti.

• Incorpora la possibilità di gestazione solidale;

• Trasforma un sistema di potere a uno di responsabilità, nel rapporto tra madri e padri e i loro figli;

Il progetto garantisce i diritti di tutte le persone, qualunque sia la struttura o la forma di organizzazione per la quale hanno optato per formare una famiglia, in modo che valori come il rispetto reciproco, la lealtà, la solidarietà, l’assistenza reciproca, così come l’affetto tra i suoi membri siano preservati in modo che la famiglia non cessi di essere un’entità morale, di natura plurale che ha un unico obiettivo: rendere felice chi la compone. Si tratta di dare vita ad un sistema normativo, presente e futuro, a misura della società cubana odierna.

Il Presidente della Repubblica di Cuba, Miguel Díaz-Canel Bermúdez ha affermato che il Codice delle famiglie è divenuto una necessità non solo dal punto di vista del Diritto, ma soprattutto per rispondere all’eterogeneità di una società che si è modificata nel tempo.

Il codice rappresenta il risultato di un processo che dalla Costituzione arriva alla proposta di una norma equa, necessaria, aggiornata, moderna, che dia diritti e garanzie a tutte le persone, le diversità delle di famiglie e i credi.

“Questo Codice è partito dal dibattito popolare, da un bisogno sociale. Negli ultimi anni la nostra società è diventata più eterogenea, le famiglie cubane sono cambiate e sono apparsi nuovi tipi di relazioni.”

Non c’è un solo articolo del Codice che non trovi fondamento nella vita reale in quanto il Codice rappresenta semplicemente i cubani. Il Codice è Cuba. Quello che il Codice pretende di stabilire è quello che già esiste a Cuba.

È un’opera monumentale per la quantità di conoscenze ed esperienze che la compongono e per una meravigliosa singolarità; ha trasformato l’amore in legge, ma anche l’affetto in legge, e in questo ci ricorda una frase di Marti che disse: “L’amore sia la moda. Chi non ama sia segnato, perché il dolore lo converta”.

Il Codice non nega i diritti: ciò che fa è proteggere tutti i tipi di famiglia, nella diversità, senza decretare che ci debba essere un tipo particolare di famiglia, ma riconosce tutte quelle che esistono, ispirate dall’amore e ai più nobili sentimenti umani.

Il Codice non impone, non obbliga, non esclude.

Il Codice è unità: unità che è il talismano e l’assicurazione della nazione cubana, e che non è stata completa finché non si capito che per avere l’unità si dovevano riconoscere la diversità. Pertanto il Codice significa scommettere sull’unità nella diversità.

Il Codice propone, innanzitutto, il rispetto dell’essere umano. Fornisce le garanzie che permettono di formare una famiglia, di godere di una vita familiare libera da discriminazioni e violenze; dà l’opportunità di essere felici, il diritto di esistere e anche di essere riconosciuti, di crescere in un ambiente di felicità, amore e comprensione.

Propone la piena uguaglianza tra donne e uomini, il pieno sviluppo dei diritti sessuali e riproduttivi, protegge sia la maternità che la paternità, promuove uno sviluppo responsabile e garantisce l’uguaglianza di filiazione. Assicura il rispetto del libero diritto alla personalità, alla privacy, al progetto di vita personale e familiare di propria scelta, e riconosce l’assistenza come un diritto.

Per questo rappresenta una pietra miliare nella storia della Rivoluzione cubana. Quello che più affascina è il senso rivoluzionario ed emancipatorio che ha questo documento: la sua articolazione collettiva, con tutti gli apporti della scienza ed esperienza in campo giuridico, con i contributi delle esperienze di vita, delle organizzazioni della società civile e dalle istituzioni statali. È un esempio di ciò che il popolo sta cercando di creare e che si chiama democrazia socialista, uno Stato socialista basato sullo stato di diritto e sulla giustizia sociale.

Si deve essere fieri che il Partito Comunista abbia svolto il suo ruolo di avanguardia ideologica e politica durante tutto il percorso per arrivare a questo momento: essere orgogliosi di come i leader, i giovani e i meno giovani della generazione storica, abbiano cambiato e superato i loro pregiudizi per il bene collettivo, per il bene comune, affinché la Rivoluzione potesse continuare a vivere e avanzare.

Nel gennaio del 1988, in occasione del IV congresso dell’Unione Nazionale degli Scrittori e Artisti Cubani, Fidel, valutando i progressi educativi dei cubani, riportò la frase di Carlos Rafael Rodríguez (UNEAC) “abbiamo un popolo istruito ma non abbiamo un popolo colto”.

Oggi, con l’approvazione del Codice delle Famiglie il popolo di Cuba ha dimostrato di aver fatto grandi progressi culturali e di continuare a scrivere la propria storia.

ASC – TICINO ASSOCIAZIONE SVIZZERA CUBA

A seguire i link dove potete trovare il Codice tradotto in italiano

https://italiacuba.it/…/legge-n-156-codice-delle-famiglie/

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