I vaccini a Cuba: Intervista al ricercatore italiano Fabrizio Chiodo collaboratore dell’istituto di ricerca cubano che ha sviluppato i vaccini Soberana.

di Francesco Paolo Caputo

Fonte: https://www.lacittafutura.it/

SOBERANA

La Repubblica di Cuba, malgrado sia letteralmente strozzata dal blocco economico, politico e commerciale imposto dagli Stati Uniti e dall’assenza di introiti legati al turismo a causa della pandemia, ha saputo rispondere all’emergenza pandemica sviluppando tre vaccini efficaci contro Sars-CoV-2 e realizzando una campagna vaccinale massiva iniziata a fine maggio 2021. Attualmente più dell’80% della popolazione cubana ha completato la vaccinazione e la curva dei contagi, che era salita molto all’inizio dell’estate a causa di focolai delle varianti Beta e Delta, è attualmente in netta diminuzione (circa 200 nuovi casi al giorno su una popolazione di 11,33 milioni di abitanti). Dalla velocità con cui si è riusciti ad oggi a vaccinare, malgrado molte persone vivano in zone rurali, Cuba presto potrebbe essere il primo paese al mondo ad aver vaccinato tutta la sua popolazione, con vaccini interamente autoprodotti.

Abbiamo l’onore di intervistare il professor Fabrizio Chiodo ricercatore del Cnr di Pozzuoli e professore di chimica all’università dell’Avana, che dal 2014 collabora con il team dell’istituto di ricerca cubano Finlay che ha messo a punto i vaccini Soberana.

[D] Puoi spiegarci, secondo la tua esperienza, come è avvenuto e come è stato possibile questo “miracolo” sanitario?

[R] A volte penso che la parola miracolo non sia adeguata. Cuba da anni ha capito che se vuoi tenerti lontano dalla richiesta quotidiana di farmaci e ricoveri, devi sviluppare vaccini e proteggere principalmente i bambini. Per questo Cuba sviluppa e produce più dell’80% dei vaccini che somministra alla sua popolazione. Con una biotecnologia di Stato così forte, con un Sistema di Salute e di Istruzione così all’avanguardia, Cuba è riuscita in questa impresa che rimarrà nei libri di storia e scienza.

[D] Il ministero della Salute pubblica di Cuba ci tiene a sottolineare che il Soberana 02, a seguito della rigorosa valutazione dell’autorità regolatoria Cecmed, è indicato per essere usato in pediatria ed è anche stato approvato il suo uso in casi di emergenza su convalescenti da Covid. Puoi parlarci dei vaccini a proteine ricombinanti che avete implementato a Cuba? Quali sono i punti di forza, quali i punti di debolezza?

[R] I vaccini proteici sono i vaccini più sicuri al mondo. Hanno bisogno di tempi un po’ più lunghi di sviluppo rispetto ai vaccini a mRNA, hanno bisogno di adiuvanti, ma sono altamente scalabili come produzione, sicuri e stabili. Sono anche i vaccini ad hoc per la pediatria, e tra questi Soberana02, vaccino coniugato, è stato sviluppato pensando alla popolazione pediatrica.

[D] L’autorità cubana sta portando avanti la procedura di prequalifica dei suoi vaccini da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità, a che punto siamo? Cuba già esporta i suoi vaccini in Iran (che li sta anche producendo), in Venezuela, Nicaragua, Vietnam e ha stretto accordi con altri paesi; l’approvazione da parte dell’Oms potrebbe essere un valido aiuto per la campagna mondiale di vaccinazione, considerando ad oggi il fallimento del progetto Covax (molti paesi del Sud del mondo hanno vaccinato solo il 6% della popolazione)?

[R] La procedura di prequalifica con Oms è iniziata da mesi, ci vorrà ancora del tempo. Questo accelererebbe l’export a molti paesi. In ogni caso Cuba sta parlando singolarmente con entità regolatorie di diversi paesi, tra cui Messico e Argentina.

[D] La proprietà intellettuale dei vaccini cubani è garantita con dei brevetti pubblici, differenti con quelli privatistici delle grandi multinazionali del farmaco finalizzati al massimo profitto. Puoi spiegarci questa differenza e se questa si traduce in un trasferimento di tecnologie e licenze in modo più rapido e trasparente e soprattutto con costi più abbordabili da parte dei paesi più poveri?

[R] Come avvenuto con il trasferimento di tecnologia con l’Istituto Pasteur di Teheran, brevetti pubblici che non mirano al profitto, portano i processi di trasferimento di tecnologia e produzione all’estero ad essere trasparenti e rapidi.

[D] Paesi come il Sudafrica utilizzano farmaci prodotti a Cuba nei protocolli sanitari per la prevenzione del Covid. L’industria biotecnologica cubana sta mettendo a punto farmaci indicati per la prevenzione e/o cura dei malati? 

[R] Cuba ha utilizzato anticorpi monoclonali e diverse formulazioni di interferone per contrastare la tempesta infiammatoria durante l’infezione da Covid. Erano e sono farmaci che Cuba aveva per trattare altre malattie. Al momento non sono al corrente se BioCubaFarma stia sviluppando altri farmaci specifici contro Sars-CoV-2.

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