La CGIL HA UN CUORE GRANDE: Una solidarietà che corre e in poco tempo ha permesso alla Cgil di raccogliere 250mila euro che verranno utilizzati per acquistare le forniture sanitarie

I medici della Brigata Henry Reeve hanno donato al nostro Paese la speranza di poter fare del mondo un’unica patria. La toccante testimonianza della sindaca di Crema e il punto sulla campagna di raccolta fondi promossa dalla Cgil.

“Lo sentivo come un dovere morale perché la mia città ha ricevuto in modo generoso, straordinario e commovente da Cuba. E noi non eravamo nulla, se non un puntino, in enorme difficoltà, dall’altro lato dell’Oceano”. Stefania Bonaldi è la sindaca di Crema. Si emoziona ancora oggi quando racconta dell’arrivo dei medici della Brigata Henry Reeve nella sua città, in maniche di camicia anche se era marzo e nella Lombardia sopraffatta dal Covid la temperatura era di pochi gradi.

Crema era stata toccata dal coronavirus da subito. Ventiquattro ore dopo il primo caso italiano registrato a Codogno, nell’ospedale cremasco si iniziavano a contare gli accessi dei malati. Quando un mese più tardi erano arrivati i medici cubani gioia e sorpresa si erano mescolate. “Da quei giorni – racconta ancora la sindaca – si è avviata una storia di umanità, di reciproca interazione e contaminazione. Noi siamo rimasti sconvolti dalla loro disponibilità, dalla loro generosità e dalla loro umiltà”.

Quei medici hanno fatto della cooperazione internazionale una missione lottando nelle crisi sanitarie in tutto il mondo, dall’Africa all’America Latina. Abituati a una medicina estremamente umanizzante, praticata casa per casa, si sono messi a disposizione in una struttura ospedaliera complessa affidando il proprio sapere e la propria esperienza ai colleghi italiani.

Ed è per questo che Crema continua con loro a mantenere un rapporto di stima e affetto che oggi si traduce nel sostegno alla campagna di raccolta fondi per rispondere all’emergenza che sta colpendo Cuba con circa 10mila contagi e 40 morti al giorno, numeri pesantissimi per l’isola soprattutto in alcune province.

È “il dovere della restituzione” dice Bonaldi. È l’espressione più bella e piena della solidarietà internazionale. Una solidarietà che corre e in poco tempo ha permesso alla Cgil di raccogliere 250mila euro che verranno utilizzati per acquistare le forniture sanitarie di cui province come Matanzas, Cienfuegos, Guantánamo, La Habana, Ciego de Ávila y Holguín hanno estremo bisogno.

“Siamo felici – commenta Federico Libertino, del dipartimento organizzazione del sindacato di Corso d’Italia – Un risultato sorprendente ma in effetti perfettamente rispondente alla nostra storia. 250mila euro raccolti in poco meno di due settimane grazie al coinvolgimento di tutte le nostre strutture e con un impegno capillare di tanti singoli iscritti e iscritte, cittadini comuni che hanno voluto dare il proprio contributo”.

“Stiamo lavorando cercando di coordinarci con Cuba per evitare sovrapposizioni, così per esempio non invieremo siringhe, perché quella necessità – sempre grazie alla mobilitazione internazionale – è stata già soddisfatta. – spiega Sergio Bassoli, dell’area politiche europee e internazionali della confederazione”.

Fonte: https://www.collettiva.it/

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